La irrilevanza valutativa della disparità di trattamento disciplinare se la condotta è idonea a ledere il vincolo fiduciario
09 Febbraio 2023, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
09 Febbraio 2023, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
08 Febbraio 2023, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
Quali sono i principali obblighi del lavoratore nel corso del rapporto di lavoro? In cosa consistono i doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà posti a carico del lavoratore? Quali rimedi può adottare il datore di lavoro in caso di violazione di detti obblighi da parte del lavoratore?
All’interno del sinallagma contrattuale, la principale obbligazione del lavoratore è quella di offrire la propria prestazione lavorativa conformemente alle mansioni assegnate, secondo l’orario…
05 Gennaio 2023, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
Indennità una tantum solo in proporzione ai mesi di servizio prestati
02 Gennaio 2023, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
L’indennità di vacanza contrattuale garantisce un recupero del potere di acquisto del dipendente rispetto all’aumento del costo della vita nel periodo di mancato rinnovo del contratto collettivo. Il suo addossamento a carico del datore, pertanto, si giustifica con i possibili vantaggi economici goduti.
10 Dicembre 2022, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
In ipotesi di rapporto di lavoro occasionale mono giornaliero va escluso che, in presenza di collaborazione autonoma priva di progetto, ricorra ex lege la trasformazione prevista dalla previgente normativa. La subordinazione può sussistere anche rispetto a situazioni occasionali, ma, senza la prova di un effettivo potere conformativo o disciplinare, va data opportuna rilevanza alla volontà dalle parti ai fini qualificatori del rapporto.
02 Dicembre 2022, di Paolo Patrizio – Avvocato – Professore – Università internazionale della Pace delle Nazioni Unite
Nell’ordinamento nostrano le forme di collaborazione coordinata e continuativa sono oggi regolate dalle previsioni contenute nel D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, provvedimento attuativo della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (meglio nota come Jobs Act), che, intervenendo in termini di revisione delle norme in materia di forme contrattuali, ha abrogato le disposizioni sui contratti a progetto e la disciplina sostanziale di tali rapporti come dettati dal D.lgs. 10 settembre 2003, n. 246 (c.d. legge Biagi).
Questioni risolte – Lavoro e Previdenza
Data ultimo aggiornamento: dicembre 2022|di Benedetti Alessandro, Stocco Alberto, Paolo Patrizio
È risarcibile il danno non patrimoniale in ambito lavorativo? Quali sono i connotati tipici del demansionamento, del mobbing e dello straining? Il danno da demansionamento, quello da straining e quello da mobbing integrano una responsabilità contrattuale o extracontrattuale? Quali sono gli oneri probatori a carico del lavoratore dipendente?
di Paolo Patrizio
Il rapporto che lega le società e i soggetti che rivestono posizioni apicali è caratterizzato da una spiccata valenza multiforme, che può di fatto tradursi nella concretizzazione casistica di un classico rapporto di lavoro subordinato (di natura dirigenziale) ex art. 2094 c.c., piuttosto che in un precipuo rapporto di amministrazione, con la possibilità, peraltro, di cumulo di tali rapporti in capo al medesimo soggetto, pur determinando, ognuno di essi, l’insorgenza di specifici obblighi e peculiarità di ampia portata.
di Paolo Patrizio
Cass., sez. lav., ord.
La decisione in esame involge la tematica della configurabilità dell’esistenza di un unico centro di imputazione del rapporto di lavoro, in applicazione dei criteri rivelatori di una simulazione o una preordinazione in frode alla legge del frazionamento di un’unica attività fra vari soggetti, con chiosa attinente alla immediata applicabilità della disciplina derivante dalla sentenza della Corte Cost. n. 59/2021.
L’obbligo di comunicazione preventiva per i lavoratori in CIGS sussiste anche se la nuova occupazione dà luogo ad un reddito compatibile con il godimento della CIGS. La norma si applica a qualunque attività potenzialmente remunerativa, pur se improduttiva di reddito e pur se l’INPS ne abbia avuto notizia aliunde.